Disturbo depressivo maggiore
I criteri del disturbo depressivo maggiore secondo il DSM 5
Seguendo quanto indicato dal DSM 5 (APA 2014), la caratteristica essenziale di un disturbo depressivo maggiore è la presenza di uno o più Episodi Depressivi Maggiori, non attribuibili ad altre cause o patologie.
Un Episodio Depressivo Maggiore è un periodo di almeno 2 settimane durante il quale è presente depressione dell’umore o perdita di interesse o di piacere per quasi tutte le attività. Nei bambini e negli adolescenti l’umore può essere irritabile anziché triste. Oltre all’abbassamento dell’umore, la persona presenta altri sintomi fra cui: alterazioni dell’appetito o del peso, del sonno e dell’attività psicomotoria; ridotta energia; sentimenti di svalutazione o di colpa; difficoltà a pensare, concentrarsi o prendere decisioni; oppure ricorrenti pensieri di morte o ideazione suicidaria, pianificazione o tentativi di suicidio.
Perché si possa parlare di un vero e proprio Episodio Depressivo, questi sintomi devono persistere per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno, per almeno 2 settimane consecutive.
La flessione dell’umore ed i sintomi associati causano disagio o menomazione sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento. Per alcune persone, con episodi più lievi, il funzionamento può apparire normale, ma per essere mantenuto tale è richiesto un grande sforzo.
Etichette diagnostiche: strumenti per gli addetti ai lavori
"Disturbo depressivo maggiore" è un'etichetta diagnostica che identifica una precisa condizione di disagio psicologico. Attenzione: solo psicologi e medici possono porre diagnosi psicopatologiche. Questo articolo ha scopo informativo e non contiene tutte le informazioni necessarie per poter identificare correttamente il disturbo depressivo maggiore. Se pensate di avere un problema con la depressione rivolgetevi a uno psicologo psicoterapeuta.
Bibliografia