Gioco d'azzardo patologico (ludopatia)

Si può parlare di gioco d'azzardo patologico (GAP) quando il comportamento ludico (gioco) della persona è agito in modo e/o in quantità tale da risultare lesivo della propria qualità di vita. Questo problema può prendere tante forme quante sono i modi di giocare.

Il gioco d’azzardo occupa certamente un posto di primo piano nell’aumentare le file delle persone toccate da questo problema. Il gioco d’azzardo consiste nell’acquisto della possibilità di vincere una certa somma di denaro investendone una più piccola, scommettendo sull’esito di eventi sui quali il giocatore non ha pieno controllo. A questa categoria appartengono numerose attività ludiche che sono a disposizione di tutti i maggiorenni e che da anni fanno parte della nostra “cultura”, quali gioco del lotto, totocalcio, corse ippiche, giochi di carte, bingo (la versione anglosassone della nostra tombola) “gratta e vinci” e negli ultimi anni le famigerate “macchinette mangiasoldi”: slot machine o videopoker.

In alcuni casi possiamo annoverare nel gioco patologico anche quei comportamenti non direttamente legati ad una diretta vincita in denaro, ma agiti per puro divertimento. Questo ha a molto a che fare (ma non solo) con l’uso di videogame. In questo caso mancando la vincita in denaro non si parla più di gioco d'azzardo patologico, ma di un disturbo da addiction (dipendenza) Tuttavia ancora una volta il criterio per parlare di “comportamento problematico” deve essere la salvaguardia della qualità di vita della persona

Giocare in sé non è sbagliato, anzi. Il gioco è un’attività vecchia come l’essere umano. Va benone se ci serve a rilassarci, a rivedere gli amici e farci quattro risate, per far passare una serata vuota, o se è semplicemente un vecchio rituale da pochi euro a settimana (come giocare al lotto i vostri numeri, o fare la schedina del totocalcio, giocare alle carte con i soliti quattro amici).

Quando per “giocare” (che si tratti di scacchi, poker, consolle, giochi al computer,) la persona tralascia o danneggia altre aree della propria vita (il lavoro, lo studio, la famiglia, i rapporti sociali) allora la situazione merita di essere presa in seria considerazione.

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