Brutti caratteri, strani caratteri e altro

Carattere: che cos'è, in realtà?

Quando nel gergo comune si parla di “carattere”, spesso si intende qualcosa che esiste all’interno delle persone e che ne guida le reazioni e le decisioni. Tizio fa questo perché ha un bel carattere, Caio fa quest’altro perché invece ha un brutto carattere.

In realtà quando parliamo del “carattere” di una persona che conosciamo, stiamo parlando di come l’abbiamo vista comportarsi nelle diverse situazioni. Su ciò che ha dentro, nulla possiamo dire.

La stessa cosa la facciamo nei confronti di noi stessi: quando parliamo del nostro stesso carattere ci sembra di parlare di qualcosa che sta dentro di noi e che ci identifica in modo chiaro e definitivo; ma in realtà quando parliamo le nostro “carattere” stiamo solo parlando di cosa abbiamo pensato, come ci siamo comportati e come ci siamo sentiti in determinate situazioni.

Non esistono caratteri (in un certo ramo della psicologia si parla di personalità, ma è più utile parlare di comportamenti) belli o brutti in senso assoluto, perché vanno sempre valutati in base alla situazione. Una personalità aggressiva (si legga: un comportamento aggressivo) potrebbe essere un grosso problema se fate il bidello, ma un grosso vantaggio se fate sport agonistici. Dipende.

 

Se il mio carattere mi sta creando problemi, posso cambiare?

Sì, sì e ancora sì.

Di fronte a una difficoltà o a un fallimento, dirsi “sono fatto così” equivale a una vera e propria autocondanna a non riuscire mai. In questo modo vi impedite di vedere il margine di cambiamento. Gli esseri umani apprendono e cambiano il loro comportamento durante il corso di tutta la loro vita. Questa è una realtà incontrovertibile: basta guardarsi intorno o guardare a noi stessi. E cambiare il comportamento significa anche cambiare il vostro carattere (lo so, questo concetto è controintuitivo; scrivetemi le vostre perplessità in proposito).


Il problema non è se le persone cambiano, ma in che modo lo fanno e in risposta a quali situazioni. Occorre anche dire che se a livello teorico tutti possono cambiare, a livello pratico a seconda dell’età e delle capacità soggettive della persona il cambiamento può essere più o meno grande e rapido. Le persone anziane modificano le proprie abitudini poco per volta e con grande fatica, mentre se messi nelle condizioni adatte bambini e adolescenti sono in grado di compiere grossissimi cambiamenti in relativamente poco tempo. Ma queste sono indicazioni generali, e le eccezioni esistono da entrambi i lati.

Il ruolo dello psicologo psicoterapeuta

Il lavoro dello psicologo psicoterapeuta consiste nel capire quali sono i fattori in grado di favorire e innescare il cambiamento comportamentale, e sfruttarli per aiutare le persone a cavarsela nelle situazioni in cui finora si sono trovate in difficoltà a causa del loro “carattere”.
Non abbiate paura: voi rimarrete voi stessi. Quello che cambia è la vostra capacità di decidere cosa fare senza farvi necessariamente guidare da vecchie abitudini.
Quindi se state pensando di avere un brutto carattere non pensate di essere condannati. Avete solo un lavoro (interessantissimo) da svolgere.

 

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