Biofeedback elettromiografico (EMG)
Il biofeedback elettromiografico si occupa di misurare l'attività dei vari gruppi muscolari, allo scopo di fornire al paziente informazioni continue in tempo reale sullo stato di tensione muscolare con l'obiettivo di favorirne la distensione ed il rilassamento.
In questo caso il parametro monitorato (tono muscolare) non appartiene all'insieme delle attività mediate esclusivamente dal Sistema Nervoso Autonomo, ma ricade per la maggior parte sotto il controllo diretto della volontà. Tuttavia ci sono molto spesso situazioni che portano una persona a sviluppare tensioni muscolari involontarie in vari distretti corporei, e queste tensionipossono essere la causa di mal di testa di origine muscolotensiva, oppure essere il correlato di stati ansiosi.
Dal punto di vista fisiologico, l'elettromiogramma misura il livello di scarica delle fibre nervose motorie che innervano il muscolo. Tale livello, espresso in microvolts, e' strettamente correlato al tono del muscolo.
Questo segnale, amplificato e trasformato in display acustico e/o visivo, fornisce indicazioni al paziente riguardo al proprio tono muscolare. I muscoli più frequentemente monitorati sono: il frontale, il trapezio, i muscoli dell'avambraccio, poiché questi muscoli riflettono più di altri il grado globale di tensione dell'organismo.
Per quanto riguarda gli impieghi clinici, essi sono in particolare due: le tecniche di riabilitazione neuromuscolare dopo traumi, e le tecniche di rilassamento. In generale, si può dire che il biofeedback EMG sia attualmente la tecnica più impiegata nel campo del training del rilassamento. Il biofeedback EMG e' anche particolarmente utile per ottenere il rilassamento di gruppi muscolari specifici quali: masseteri nel bruxismo, frontale e muscoli del collo e delle spalle nelle cefalee tensive.