Il profilo da stress

A cosa serve il profilo da stress?

Il profilo da stress serve a vedere quali sono i parametri fisiologici che più risentono dell’esposizione allo stress, e a valutare quali sono le capacità di recupero dell’organismo (cioè, la sua capacità di far rientrare entro valori normali i parametri alterati dall’esposizione allo stimolo stressogeno). 

I dati ottenuti dalla fase di post stress forniscono indicazioni precise di quali siano i parametri su cui è necessario intervenire (la cui cronica alterazione è responsabile dell’esordio e del mantenimento dei disturbi psicosomatici); infatti alti livelli di stress derivano non solo dall’esposizione a numerosi stressor, ma anche dall’incapacità dell’organismo di ripristinare il proprio stato di rilassamento iniziale dopo che lo stimolo stressogeno sia cessato. Se ripetuto nel tempo, il profilo da stress può essere usato come strumento per rilevare i progressi nella capacità di rilassamento post-stress ottenuti dal soggetto. 

Cosa succede durante il profilo da stress?

Il profilo da stress richiede una registrazione poligrafica, cioè la contemporanea rilevazione di più indici fisiologici (battito cardiaco, conduttanza cutanea, temperatura distale, tensione muscolare). Inizialmente si conduce una fase di “baseline” in cui i parametri fisiologici del soggetto vengono monitorati “a riposo”. Successivamente inizia la “fase di stress”, nella quale il soggetto è sottoposto per qualche minuto ad un compito stressante di qualche tipo (spesso calcoli aritmetici svolti a mente); trascorsa questa fase, inizia la “fase di recupero”, in cui il soggetto è nuovamente lasciato a riposo e durante la quale è possibile osservare tempi e modalità di recupero dei suoi indici fisiologici, alterati dalla precedente esposizione allo stress.

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