Biofeedback e stress

Ogni volta che ci impegniamo in una qualsiasi attività, o che rispondiamo a qualche richiesta ambientale, il nostro Sistema Nervoso Autonomo (SNA) ci aiuta regolando le nostre funzioni biologiche, compiendo continui adattamenti senza che noi ce ne accorgiamo.

Queste modificazioni biologiche hanno una precisa funzione adattiva, poiché aumentano la capacità dell’organismo sia di rispondere in maniera veloce ai pericoli, sia di ritornare agli iniziali valori biologici una volta che la minaccia sia scongiurata o il compito eseguito.

Queste modificazioni sono state progettate dalla natura per esaurirsi in breve tempo; quando, per diverse ragioni, queste invece si protraggono o avvengono con eccessiva frequenza, la continua alterazione di alcuni parametri biologici diventa fonte di danno per l’organismo. Infatti le stesse modificazioni biologiche che ci salvano la vita sono quelle che a lungo andare usurano gli organi e provocano i danni tipicamente associati allo stress, come ipertensione, disturbi cardiovascolaricefaleadolori muscolaridisturbi gastrici.

Il biofeedback affronta il problema dello stress andando a monitorare direttamente quelle modificazioni organiche di cui normalmente non siamo consapevoli, per imparare a modificarle. Con l’andare delle sedute di biofeedback il soggetto acquisisce una maggiore consapevolezza dei propri stati di tensione e, facendo uso delle opportune tecniche di rilassamento, apprende come regolare questi parametri e riportarli entro valori soglia.

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