Cosa fare in caso di attacco di panico

Prima dell’attacco di panico...

Come abbiamo già detto in altri articoli, un attacco di panico non cade come un fulmine a ciel sereno (anche se potrebbe sembrare che sia così).
Perché un attacco di panico si possa organizzare è necessario che si creino determinate condizioni fisiche (stanchezza, assunzione di sostanze eccitanti) e psicologiche (preoccupazione, ansia, lutti).
Spesso le persone pensano che l’attacco di panico sia stato improvviso e inaspettato perché non si accorgono di tutti i fattori che hanno concorso alla sua formazione.

Ma se siete arrivati troppo tardi e vi accorgete dell’attacco di panico quando è già in corso, ecco alcune semplici regole per affrontarlo.

 

1 Controllate il respiro.

L’eccesso di ossigeno nel sangue alimenta il panico.

Durante l’attacco di panico c’è la sensazione di avere qualcosa che ci comprime il petto e ci impedisce di respirare come si deve. Allora le persone si impegnano per compensare questa “fame d’aria” e respirano più velocemente.

Ma quella di soffocare è solo una sensazione, così alla fine viene introdotta molta più aria del necessario. In altre parole, si va in iperventilazione (la stessa cosa che fanno gli apneisti prima di immergersi).

Se non riuscite a controllare volontariamente il respiro potete respirare in un sacchetto di carta, oppure attraverso una cannuccia. Questo ridurrà l’apporto di ossigeno e lo normalizzerà.

 

2 Muovetevi

Il movimento muscolare aiuta a scaricare l’ansia.

Durante l’attacco di panico la paura di morire, di impazzire o perdere il controllo spesso costringono la persona a fermarsi in attesa che passi.
Ma questo peggiora le cose, perché non stiamo facendo niente per consumare tutto l’ossigeno in eccesso che stiamo respirando.

Il movimento muscolare consuma ossigeno. Camminare velocemente o fare delle rampe di scale avrà l’effetto di riportare nella norma molte sensazioni legate al panico e causate dalla iperventilazione (come il capogiro, i formicolii e le vampate di calore).

 

3 Portate la vostra attenzione su qualcosa di esterno a voi

Rompete il circolo vizioso panico-sensazione-panico

Impegnatevi in un’attività che vi costringa a dedicare attenzione a qualcosa che non siano le vostre sensazioni. Meglio se è un’attività che vi impegna fisicamente (fare i lavori di casa, riordinare il garage, uscire col cane e camminare). È però importante che riusciate a portare la vostra attenzione anche sugli elementi che vi circondano, all’ambiente esterno.
Il panico è alimentato dalla paura delle sensazioni che panico stesso crea.

 

Cosa fare dopo un attacco di panico

Dopo un attacco di panico si tendono ad evitare le sensazioni e le situazioni in cui l’attacco è avvenuto.
Non fatelo.
Anche facendovi aiutare dalla presenza di qualcuno, cercate di affrontare il prima possibile quello che vi spaventa. Vedrete che col tempo le vostre reazioni si normalizzeranno.

 

Farsi aiutare

Se vedete che con le vostre sole forze non ce la fate, non lasciate che la vostra vita venga limitata dagli attacchi di panico o dalla paura che vi possano ritornare.


Prima di tutto rivolgetevi al vostro medico e fate tutti gli esami diagnostici del caso per escludere problemi organici. Dopo di che cercate uno psicologo psicoterapeuta, che è la figura di elezione per aiutarvi ad affrontare e risolvere presto e bene il vostro problema.