Mindfulness ed Alimentazione

Se bastasse sapere le cose, la dieta appesa allo sportello del frigorifero (o anche i buoni consigli) basterebbe a risolvere tutti i nostri problemi legati al cibo. Ma sappiamo tutti che non è così.

 

Perchè mangiamo?

Questo accade perché non mangiamo solo per nutrirci. Mangiamo anche per stare con le altre persone, per prenderci un piacere, o per rilassarci ed allontanare lo stress. È sotto gli occhi di tutti che il nostro senso di fame non sia legato solo al nostro effettivo fabbisogno energetico, ma che si modifichi a seconda nel nostro stato psicologico.
Se messe sotto stress, alcune persone mangiano di più, altre di meno. Ci viene fame perché vediamo qualcosa che ci sembra appetitoso, o la fame ci passa perché abbiamo pensato ai guai che ci attendono sul lavoro. Mangiamo di più o di meno o diversamente per sembrare più belli, o per essere più prestanti. Mangiamo per moltissime ragioni.

Il comportamento alimentare è un comportamento come gli altri ed è sottoposto alle stesse leggi di apprendimento e cambiamento. Anch’esso può scivolare nell’automatismo, sfuggire al controllo della persona e causare problemi. Sovralimentazione, incapacità di seguire un regime alimentare corretto, abbuffate e conseguente vomito autoindotto o assurde privazioni sono solo alcuni esempi, tutti quanti alla base di importanti patologie mediche e psicologiche.

 

Consapevolezza e comportamento alimentare

La pratica della consapevolezza può al'occorrenza coinvolgere anche il comportamento alimentare; ci insegna ad ascoltarci, a non cedere al primo impulso, a conoscere il come e il perché del nostro mangiare e come possiamo modificarlo.

Un percorso di consapevolezza sul comportamento alimentare può rivelarsi decisivo nel garantire il successo di un regime alimentare stabilito per restituire salute e benessere alla persona interessata. Quella che molte persone chiamano “volontà” in realtà passa per un attento lavoro di aumento della nostra consapevolezza e della conoscenza di sé.

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